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Il Cilento è uno scrigno di tesori che dall'entroterra al mare caratterizzano un territorio ancora incontaminato, abitato da piccoli e antichi borghi, dalla morfologia unica. E se la costa è ben nota per le sue straordinarie insenature, per l'acqua cristallina e le spiagge di sabbia dorata, tra le montagne il paesaggio riserva luoghi altrettanto interessanti e di grande fascino. Tra questi l'Oasi WWF di Morigerati, istituita nel 1985, con le Grotte del Bussento è senz'altro un luogo che vale la pena visitare. L'intera area infatti è da considerarsi di grande rilevanza internazionale per i fenomini carsici che la caraterizzano, tanto da essere inserita nella lista mondiale dei geoparchi. L'umidità qui è alta e i rami protesi degli alberi sono interamente ricoperti da muschi pendenti che nell'insieme rimandano a paesaggi fiabeschi. L'Oasi  è ben tenuta ed attrezzata, staccionate e ponti conducono comodomante attraverso il sentiero indicato. Appena terminata la discesa verso valle, il primo incontro è con un antico mulino in pietra del '700, un tempo usato dagli abitanti locali per macinare il grano utilizzando la forza della corrente. Il sistema meccanico a molitura con ruota orizzontale è stato perfettamente ristrutturato ed è quello tipico introdotto dai monaci greci basilani che dai Balcani emigrarono nel Cilento intorno all' VIII secolo. La corrente è stata convogliata in un condotto carsico e fuoriesce lateralmente creando una piccola cascata che si getta direttamente nel fiume.

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Il mulino settecentesco alimentato ad acqua dove veniva macinato il grano

Proseguendo, ponti e passerelle in legno guidano il visitatore lungo la sponda del fiume che tra massi e dislivelli si articola in una successione di rivoli e cascatelle. Il fiume Bussento è uno dei pochi fiumi ancora incontaminati ad essere popolato dalla lontra, tuttavia animale schivo e difficile da scorgere, diventato simbolo del parco del Cilento e Vallo di DianoL'umidità e l'aria decisamente più fresca caratterizzano l'ambiente man mano che ci si inoltra, ed il paesaggio assume un'aspetto onirico fuori dal comune. Folti cespugli di muschio pendono dai rami di ontani e salici completamente ricoperti. Si trova qui infatti una delle stazioni di muschio più importanti dell'Italia meridionale.

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folti muschi rivestono gli alberi nella zona più umida

Il paesaggio rimanda a scenari primordiali, di una natura incontaminata e segreta che sembra uscire da un sogno, il cui antro è ben rappresentato dall'alto portale della grotta del Bussento. Qui l'omonimo fiume risorge dopo essere scomparso per 4 chilometri nelle viscere del sottosuolo attraverso un ampio inghiottitoio, nei pressi del comune di Caselle in Pittari. Dall'antro della grotta il fiume corre verso valle creando anse e cascate tra le pareti rocciose. Dall'alto del ponte che attraversa la grotta, la vista del canyon creato dal millenario lavoro di erosione dell'acqua, è spettacolare. La Natura irrompe in tutta la sua forza e ben si percepisce la grandezza e la potenza degli elementi naturali. Le pareti rocciose altissime precipitano vertiginosamente verso il basso scomponendosi pochi metri dopo sottoforma di canyon dove la forza delle acque ne modella la forma creando anse e cascate. Il ponte in legno realizzato per accedere alla grotta permette una visione privilegiata su questo straordinario fenomeno della natura. L'Oasi di Morigerati costituisce un patrimonio inestimabile di biodiversità sia naturalistica che morfologica per la singolare caratteristica carsica che lo distingue. Una perla custodita gelosamente nel cuore dei monti, che lontana dal turismo d'assalto delle zone costiere, riserva un angolo di pace e pura contemplazione.

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Il canyon attraversato dal fiume, visto dall'alto dell'antro della grotta

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