Valencia: la città ideale

Pur ponendosi al terzo posto dopo Madrid e Barcellona per numero di abitanti, la città di Valencia sembra abbandonare il caos metropolitano per offrire una dimensione molto più distesa e rilassata al visitatore che può così godere della città constatando la profonda sinergia che  lega i cittadini all’ambiente urbano. Storica e contemporanea al tempo stesso, Valencia a prima vista sembrerebbe un’aggregazione di tante realtà diverse. Dall’organizzazione degli spazi pubblici alle architetture, dal centro storico al litorale, ovunque la città vive tra passato e futuro con una forte attenzione ad uno sviluppo urbano sostenibile. A rappresentare ciò è senz’altro la realizzazione del Jardin del Tùria (Giardino del Tùria), un polmone verde che attraversa la città per ben 7,5 km realizzato dalla conversione del letto ormai asciutto dell’omonimo fiume in parco pubblico. E’ sorprendente come, deviando l’alveo fluviale all’esterno della città, si sia saputo colmare il vuoto creando uno dei più grandi parchi pubblici, centro delle principali attività ricreative del popolo valenciano. Una moltitudine di gente di ogni età lo attraversa quotidianamente e a tutte le ore a piedi, di corsa, in bici, ciascuno seguendo la propria pista che si articola per tutta la lunghezza del parco.

Per una passeggiata rilassante o per delle attività sportive il Jardin del Tùria “scorrendo” fino al mare  è fruibile dall’interà cittadinanza valenciana che ovunque può accedervi. Diverse sono le attività praticate, da quelle individuali a quelle di squadra che è possibile esercitare usufruendo dei tanti campi sportivi che si susseguono. Non manca un ampio spazio a forma di Gulliver dedicato ai bambini dove possono divertirsi liberamente scivolando dalle braccia, capelli e gambe del personaggio trasformato artisticamente in un’ immensa struttura ludica. E così, dall’estremità nord, dove si colloca il Parque de Cabecera con il Bioparco, il Jardin del Tùria fluisce fino a raggiungere la Città delle Arti e delle Scienze, opera dell’architetto valenciano Santiago Calatrava e simbolo ormai di Valencia. Si tratta di un imponente complesso architettonico costituito da 5 edifici dedicati alle Arti, alla Scienza e alla Natura che sono rispettivamente il Palazzo delle Arti, l’Umbracle, l’Hemisferic, il Museo della Scienza e l’Oceanografic.  

La ciudad de las artes y las ciencias è senz’altro una delle opere più avvenieristiche mai realizzate, dal forte impatto visivo che conferisce alla città una forte impronta futuristica. Imperdibile è la visione dell’intero complesso al tramonto, dove la luce contribuisce a rendere ancora più surreale il tutto e il riflesso di ogni edificio nell’acqua che li circonda completa l’intera opera in un sorprendente gioco di simmetrie.Tra tutti gli edifici, il Museo della Scienza e l’Oceanografic sono senz’altro quelli che ricevono il maggior numero di visitatori. Se il primo è dedicato ad attività didattiche finalizzate alla divulgazione scientifica, il secondo, l’Oceanografic, sorprende per la sua imponenza, ponendosi tra gli acquari più grandi d’Europa. Più che un acquario è un enorme complesso attraverso il quale è possibile percorrere tutti i mari del Pianeta.

Dagli ambienti a clima temperato a quelli tropicali, dall’Artico alle profondità degli oceani, il parco marino ospita circa 500 specie acquatiche provenienti da ogni dove, oltre al Delfinario, alla voliera sferica, all’Auditorium e alle zone emerse popolate da uccelli e foche. Enormi pareti di vetro contengono migliaia di metri cubi d’acqua che riproducono diversi ambienti marini ben distribuiti.  Il costo d’accesso al parco marino è di circa 24,50 Euro ma sono possibili offerte e riduzioni per famiglie, gruppi, anziani e disabili oltre a soluzioni combinate con la visita agli altri edifici della “ciudad”. E’ possibile raggiungere l’intero complesso attraverso gli autobus o le linee metropolitane 3 e 5. In attesa del completamento della linea 2, la fermata della metro più vicina resta quella di Alameda da cui sarà necessario camminare per circa 15 minuti a piedi attraverso il parco prima di raggiungere gli ingressi più vicini.   

La metropolitana di Valencia consta di 5 linee attive,tutte molto ordinate e funzionali, che percorrono l’intera città dividendola in 4 zone ( A, B, C e D). Il costo del biglietto varia in base alle zone di percorrenza. A e B sono le zone centrali della città. La fermata “Alameda”  (linea 3 o 5 ) merita un’attenzione in più per la sua architettura, anch’essa opera di Calatrava. Basterà poi uscire ed alzare lo sguardo per scorgere la continuità architettonica nel ponte sovrastante. Ma la metropolitana non è il solo mezzo più diffuso per spostarsi in città. Valencia possiede una vasta rete ciclabile di cui è possibile usufruire grazie anche ad un efficace sistema di “bici sharing” con ben oltre 275 punti di scambio sparsi in tutta la città. La bici è infatti un ottimo mezzo per godere anche del litorale che si estende dall’area nord del porto dove ampie zone sono state rivalutate e riconvertite in ampi spazi di intrattenimento estivo.

Las Arenas, con il suo susseguirsi di ristoranti, e quella di Malvarosa sono le spiagge più animate della città, anch’essa meta di numerose attività ricreative durante tutto l’anno. Ma se da un lato, Valencia, offre un’immagine di città moderna proiettata verso il futuro, dall’altro, ad Ovest del Jardin del Tùria, conserva il suo cuore storico di città dal passato millenario. Dalla fermata Xàtiva della metro 3 o 5 è possibile addentrarsi nel centro storico della città (Barrio del Carmen). Appena fuori, si può subito ammirare Plaza de Toros con la corrida, realizzata nella metà dell’800 in stile neoclassico, e la Estacion de Renfe ( stazione ferroviaria). Da Plaza de Toros è possibile percorrere la Calle de Colòn che con i suoi numerosi negozi rappresenta l’arteria principale per lo shopping. Proseguendo invece per l’Avenida del Marques Sotelo, si scorge subito l’Ayutamiento ( Palazzo del comune) con la relativa piazza.

 

Poco distante è la Plaza de la Reina Sofia da cui è possibile scorgere l’ingresso per la Cattedrale di cui vale la pena visitarne l’interno realizzato da un connubio di stili diversi magistralmente fusi che spaziano dal romanico al gotico fino al barocco. Il costo del biglietto è di circa 4 euro ed include un’audioguida. Un ulteriore punto di accesso alla cattedrale è quello che si affaccia dalla parte opposta, in Plaza de la Virgen. E’ qui, a ridosso del portone d’entrata, che da anni, ogni giovedì alle ore 12, si svolge la cerimonia del “tribunal de las aguas”, che celebra, attraverso una rappresentazione orale, le antiche dispute agricole per la ridistribuzione dell’acqua. Tra gli edifici monumentali, poco distanti dalla cattedrale, si possono ammirare il Palacio del Marquès de las dos Aguas, in stile rococò, esaltato dalla sorprendente decorazione in alabastro della facciata d’ingresso. Una visita merita anche la Lonja de la seda, ovvero la sede dell’antico mercato delle sete. Un edificio del ‘400, patrimonio artistico dell’Unesco, che colpisce per l’interno dove l’influenza gotica, riconoscibile dalla sala principale realizzata con volte a crociera e colonne a spirale, si mescola a quella rinascimentale restituendo alla città un edificio unico nel suo genere.

L’accesso è possibile pagando appena 2 euro inlcusa la visita guidata disponibile in diverse lingue. Dalla stessa piazza in cui è situato, Plaza del Mercado, si raggiunge l’edificio che ospita il mercato centrale di Valencia. Un complesso notevole, realizzato agli inizi del ‘900 interamente in ferro e vetro, che accoglie una ricchissima varietà di merci distribuite nei vari padiglioni. Visitarlo sarà un vero piacere per i sensi. Ma il Mercado Central non è l’unico mercato della città. Merita una visita anche il Mercado de Colòn, che ha perso la sua funzione di antico mercato, diventato sede di numerosi caffè e negozi. Anch’esso realizzato agli inizi del XX secolo, colpisce per la sua facciata interamente rossa e ricca di decorazioni. Da Plaza de la Virgen si raggiunge velocemente l’esterno della città antica. Lo si capisce scorgendo la monumentale Torres de Serranos, che insieme alla Torres de Quart, costituisce una delle dodici porte che un tempo segnavano l’ingresso in città. Entrambe le torri sono visitabili. Ed è nei pressi invece della Torre di Quart che si colloca anche il Jardin Botanico. Un giardino botanico storico, legato all’università di Valencia, in cui si possono visitare diverse sezioni tematiche oltre alle serre dedicate alle specie vegetali dgli ambienti umidi e tropicali. Il costo del biglietto è di soli 2 euro.

Valencia offre anche un’importante oasi naturalistica che si estende lungo la costa meridionale a pochi chilometri dalla città. E’ l’area protetta di L’ Albufera: un’immensa zona lacustre di notevole rilevanza per il suo delicato ecosistema e per la ricca varietà di avifauna che ospita. Estendendosi per circa 21 mila ettari, racchiude l’unico grande lago della Spagna oltre a intense coltivazioni di riso, materia prima per realizzare il piatto tipico valenciano per eccellenza: la paella.

Il piccolo villaggio di El Palmar, nel cuore del parco naturale, saprà offrire un’ampia scelta di ristoranti e locali in cui degustare piatti tipici. E’ qui che i valenciani, ma non solo, si recano per un’ottima paella e godere della laguna attraverso una tranquilla escursione in barca….magari al tramonto, quando l’immensa distesa d’acqua regala un paesaggio surreale dalle tonalità rossastre e dorate.

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