E’ Novembre, e i vasi che adornano la balaustra in piperno delle mura esterne dell’Orto Botanico di Napoli nascondono un’inaspettata sorpresa. Da via Foria, le alte mura in bugnato, che costeggiano la strada per circa 200 metri, precludono la vista alla vastità dello spazio interno. Dall’esterno, lo sguardo corre così in alto, verso le chiome dei platani ormai spogli e sulle eleganti fioriere neoclassiche in terracotta distribuite lungo tutto il perimetro esterno. In esse, ampi ciuffi di Fascicularia pitcairnifolia (oggi rinominata Fascicularia bicolor) fanno bella mostra di sè. Si tratta di piante appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae, originarie delle foreste costiere del Cile e dell’Argentina, caratterizzate da foglie dentate coriacee dal verde oliva, riunite a rosetta. Tendono ad accestire formando ampi “fasci”, da cui l’origine latina del nome fascicularia, che all’apparenza possono risultare piuttosto anonimi nella loro forma disordinata. Ma come per tutte le Bromelie, è nella fioritura che si nasconde la vera bellezza.
Dalla fine dell’estate, le foglie centrali cominciano a cambiare tonalità fino a diventare di un rosso vivo particolarmente acceso e brillante. Le brattee, a loro volta, custodiscono l’infiorescenza caratterizzata da tanti piccoli fiorellini blu pallido, riuniti tra loro come fossero una gemma. Il contrasto cromatico è forte e difficilmente passa inosservato tra le calde tonalità autunnali. Nonostante le numerose piante disposte lungo il perimetro, soltanto un paio hanno regalato lo spettacolo della fioritura, visibile dall’interno dell’orto, proprio tra le fioriere collocate all’ingresso. Uno spettacolo della natura ma…..anche un privilegio, per chi desidera assistere all’insolita e sorprendente fioritura di specie botaniche lontane dalle nostre latitudini.