La Costiera Amalfitana si sa è un concentrato di bellezza dove l'opera dell'uomo si fonde con quella naturale creando scenari di rara bellezza. Qui ogni scorcio gode del privilegio di un paesaggio unico. A Maiori, uno dei centri più urbanizzati della Costiera, tra i limoneti che degradano dalle colline, c'è un giardino nato dalla passione del suo fondatore, Beniamino Cimini, esperto collezionista di cactacee e piante esotiche. Il giardino è parte integrante dell'Hotel San Lazzaro, oggi noto come Hotel Botanico San Lazzaro, al quale è possibile accedervi tramite un comodo ascensore che in pochi secondi vi condurrà dalla parte bassa della città fino all'hotel arroccato nella parte alta. L'ascensore in vetro dell'hotel, su una piccola monorotaia, sale in maniera vertiginosa verso l'alto, offrendo una vista mozzafiato su Maiori, il mare e i terrazzamenti che si susseguono. Il giardino, che si estende per circa 3500 mq, si sviluppa infatti su tre terrazzamenti, un tempo coltivati ad agrumi, collegati tra loro da scale in pietra, staccionate in legno e muretti a secco, in perfetta sintonia con lo stile rurale del paesaggio circostante. Sono circa 2000 le varietà di cactacee e succulente coltivate e colpiscono per specie, numero e....dimensioni. Alcuni cactus colonnari si ergono imponenti e maestosi, perfettamente acclimatati, mentre centinaia di echinocatus grusonii dalla tipica forma a botte sono disposti a creare geometrie particolari che si ripetono ad ogni angolo. Ferocactus, Agavi, Euforbie, Aloe, Opuntie, ed ogni altro genere di cactus, occupano ogni spazio del giardino, presenti in un grande varietà di specie, costituendo nell'insieme una delle collezioni più ricche mai viste. Il numero e le dimensioni, e quindi l'età di vita, di ogni pianta è davvero considerevole e ne determina l'eccezionalità oltre che il pregio. Man mano che ci si addentra, il percorso attraversa le aiuole, mentre le scale obbligano il visitatore ad accedere alle terrazze superiori. Non mancano panche e sedute dov'è possibile sostare per contemplare il tutto, all'ombra delle "spine" ma con uno straordinario panorama di fronte. Ovunque si guardi, le piante grasse occupano il più piccolo anfratto. Vasi di terracotta, anfore, pezzi di coccio, ciotole, non c'è contenitore che non sia stato adattato per accogliere una pianta. Gli esemplari più grandi, nelle aiuole, si addossano in un apparente disordine che conferisce invece un'aspetto più naturale al tutto. Alcune piante portano con sè i segni delle intemperie, non soggette ad alcuna protezione se non quella delle montagne retrostanti, che ostacolano le correnti fredde ed offrono un'esposizone favorevole a Sud. Tuttavia un giardino di cactus così acclimatati è piuttosto insolito a vedersi a queste latitudini.
Il sole al tramonto fa scintillare il mare e il controluce abbaglia d'oro le spine, mentre la luce calda e radente le attraversa. Accanto, l'Hotel San Lazzaro si prepara nella sua veste serale, lussuosa ed elegante, con gli ospiti in terrazza. L'Hotel Botanico San Lazzaro è una mescolanza di raffinata eleganza e semplicità, riprendendo nel restauro l'antico edificio preesistente e unendo ad esso gli orti e i giardini terrazzati adiacenti, che ne hanno conservato la struttura rurale. L'ultimo terrazzamento, quello più in alto, ha conservato infatti un ricco limoneto così come in origine. Dall'alto l'occhio corre giù su tutto il versante e la mescolanza di specie esotiche e mediterranee ben si integra con la costa assolata del paesaggio circostante. Merita sicuramente un'ulteriore visita, per apprezzare le fioriture che si susseguono con l'arrivo della primavera, alcune delle quali uniche e straordinarie.
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