Submit to FacebookSubmit to Google PlusSubmit to Twitter

orto botanico napoli10

Varcando l'ingresso del Real Orto Botanico si ha subito l'impressione di ritrovarsi in un luogo fino ad allora inimmaginabile dove il silenzio e l'armonia del giardino richiamano il visitatore ad una dimensione più rilassata e distesa, lontana dal caos cittadino e dalla trafficata via Foria. Lo scalone d'entrata, realizzato in armonia con l'attiguo Real Albergo dei Poveri, rivela già la maestosità e la storia dell' Orto. Le sue origini risalgono agli inizi del XIX secolo, quando Giuseppe Bonaparte  attraverso un decreto rese possibile  l'espropriazione di alcuni terreni adiacenti l'Albergo dei Poveri per destinarli a quello che sarebbe diventato una struttura destinata alla divulgazione pubblica e alla coltivazione di piante utili per la salute e per l'agricoltura. Da allora fino ad oggi l'Orto ha subìto progressive modifiche, nella struttura quanto nelle sue finalità, arrivando a ricoprire attualmente una superficie di 12 ettari con 9000 specie vegetali provenienti da ogni angolo del mondo. E' parte dell' Università Federico II, presente con i dipartimenti di Biologia Vegetale della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Un edificio del XVI secolo simile ad un castello, inglobato sin dall'inizio all'interno dell'Orto, ospita ivece gli uffici amministrativi ed il Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica. Altri edifici ancora sono invece destinati alla sperimentazione delle piante officinali, alla biblioteca e alle attività del CISME (Centro Interdipartimentale di Servizio per la Microscopia Elettronica).

Le piante, quasi 25000 esemplari, sono distribuite secondo diversi criteri in base alla tassonomia, agli ambienti d'origine e al loro uso da parte dell'uomo. Tra le aree disposte secondo criteri sistemici, il filiceto, rappresenta senza dubbio quella più suggestiva. E' l'area che raccoglie felci di ogni tipo, da quelle più comuni a quelle rare ed esotiche. In una depressione di pochi metri l'ambiente è reso costantemente umido da un piccolo specchio d'acqua e rignagnoli che scorrono ovunque, mentre dall' alto le chiome di alberi secolari proteggono le piante sottostanti dai raggi diretti del sole. Le felci arboree svettano verso l'alto con la tipica forma ad ombrello mentre sotto di esse altre felci tappezzano l'intera area. Man mano che ci si addentra la sensazione è quella di ritrovarsi in una foresta primordiale, in un luogo incantato ed esotico fedelmente riprodotto secondo le esigenze delle specie botaniche raccolte. E' senz'altro il fiore all'occhiello dell' Orto dal quale è impossibile non restarne ammaliati ed è senz'altro il più lussureggiante bosco di felci arboree visitabile in Italia...per chi non potesse raggiungere l' Australia o la Nuova Zelanda.

orto botanico napoli26Ovunque nel giardino le targhe in maioliche indicano i vari gruppi di appartenenza delle diverse specie e si ritrovano ad ogni ambiente ricreato. Come quelle dell'area del deserto dove si ritrovano piante tipiche degli ambienti aridi come i cactus, disposti in una sorta di teatro naturale roccioso in modo da godere del sole durante l'intera giornata. Esemplari di grandi dimensioni resistono all'inverno mite mentre altri restano protetti da appositi involucri necessari per preservarle dalle precipitazioni e dal freddo. Le piante più alte e colonnari fanno da sfondo ai cactus globulari e striscianti in primo piano. Di fronte, altre piante con caratteristiche opposte popolano aree come le torbiere, le spiagge sabbiose, la roccaglia, gli ambienti acquatici, il tutto anche qui, ricreato con una gran cura nel rispetto di ciascuna specie. Sullo stesso lato, ombreggiato da un grande esemplare di Yucca, una struttura pensile di sughero raccoglie le piante epifite, quelle che in natura vivono nelle fitte foreste tropicali, sopra altre piante ancorandosi ad esse e sfruttando l'umidità dell'aria. Tra i viali dell'Orto gli alberi secolari guidano il visitatore tra i vari dislivelli attraverso il palmeto e l'area delle Pinophyta che racchiude grandi alberi ed altre piante a seme nudo. Man mano che si procede verso la parte superiore del giardino, agrumeti macchia mediterranea impregnano l'aria delle loro fragranze.

orto botanico napoli25Nella parte alta dell'Orto trova posto invece l'imponente Serra Merola, dal nome del prof. Aldo Merola, all'origine nota come "stufa temperata". La serra dalla facciata in stile neoclassico ospita attualmente piante tropicali e subtropicali. Accanto ad essa, un'altra serra, di recente realizzazione è dedicata all'area della laguna di Alvarado, in Messico, e riproduce uno degli ecosistemi lagunari tropicali maggiormente a rischio: il mangrovieto. Nella vasca ovale sono infatti coltivate mangrovie di ogni tipo ed altre piante acquatiche tropicali, tra cui la ninfea gigante Victoria cruziana. A completare l'ambiente, piante epifite su tronchi affioranti ed altre specie tropicali nelle aiuole esterne alla vasca.

Le serre Califano sono invece situate ad est e ricoprono una superifcie di 5000 mq. Normalmente chiuse al pubblico, ospitano collezioni pregiate tra cui quella di Cycadales con 90 specie differenti o quella delle Bromeliacee, insettivore, ed altre numerose succulente. Altre piccole serre sono invece destinate alla semina e alla coltivazione di piante già presenti all'aperto ma danneggiate o da sostituire.

L'Orto Botanico di Napoli è un immenso patrimonio storico, naturalistico e scientifico, realizzato  e custodito con cura. Un polmone verde nel cuore storico della città che offre la possibilità di viaggiare attraverso i continenti camminando comodamente tra la quiete dei suoi viali. Oltre le attività di ricerca, didattica e conservazione delle specie rare è da anni sede di manifestazioni culturali e green, come "Planta... il giardino e non solo" che ogni anno, a Maggio, invade il giardino attraverso la mostra mercato di piante e florovivaismo. Per 3 giorni l'Orto botanico si trasforma in un immenso parco pubblico dove chiunque, ad ingresso gratuito, può usufruire della fiera passeggiando tra gli stands di espositori provenienti da ogni parte d'Italia.  Vendita di manufatti e prodotti biologici, artigianato, intrattenimenti musicali, visite guidate, laboratori ed altro ancora ad arricchire la mostra mercato, tra piante spontanee e rarità botaniche.

L'Orto Botanico è visitabile gratuitamente, previa prenotazione. Ulteriori informazioni in merito ad attività, orari e giorni di accesso sono disponibili direttamente dal sito ufficiale www.ortobotanico.unina.it